venerdì 6 aprile 2018

Le uscite didattiche, quelle belle!



Real Bodies è il posto dove sono andata ieri.

È un luogo che parla della scienza, ma meglio ancora del corpo umano. Quando sono entrata mi sentivo come se fossi una scienziata, perché era davvero una cosa che mi faceva incuriosire. Una volta entrata ho visto diverse parti del corpo umano, alcune brutte e dolorose, altre invece belle e più simpatiche.
Una cosa che mi ha colpita il cuore era un VERO scheletro di un bambino che aveva più o meno 2-3 anni, e che era morto in un incidente d'auto.
La mostra era divisa in quasi 14-16 stanze, in ognuna delle quali c'erano riproduzioni di mani, di gambe, di addome, etc., ma anche la testa divisa a metà, dei cuori, polmoni, fegati, addirittura 3 litri di sangue e quasi 1kg di grasso che troviamo nel nostro corpo.
Le cose da cui alcuni ragazzi non erano colpiti erano i materiali per le operazioni. Invece io non trovavo niente di non IMPRESSIONANTE ma ognuno ha i suoi gusti.

Andando avanti per la mostra abbiamo visto uomini, in un certo senso, PIETRIFICATI....., cioè immobili. La guida ci ha spiegato che queste persone, prima di morire, hanno deciso di donare i loro corpi  firmando un foglio per il consenso appunto finalizzati a questa mostra. Non erano uomini italiani, ma ASIATICI che, dopo la loro morte, sono stati messi in un particolare liquido per la plastificazione e poi dopo ricoperti di silicone.
Gli uomini erano disposti in diverse posizioni: pose da ginnastica, da danza, da lancio del giavellotto, corridori, calciatori, ciclisti, musicisti, etc.
La mostra mi è piaciuta tantissimo, anche se c'erano cose che preferivo non vedere, è stata comunque l’uscita più bella di quest' anno....
Ecco alcune immagini da quello che ho visto:

             Cari amici ci vediamo al prossimo post
                                                                                                                                             Elmira

Nel mio mondo.....



Mi capita molto spesso nelle ore in cui magari abbiamo una materia meno impegnativa: comincio fissando il vuoto, finché qualcosa non mi ridesta facendomi ritornare alla realtà.

Altre volte mi capita, invece, con la mia compagna di banco…finchè la professoressa non chiama una delle due, lì  si ritorna alla realtà, alla noia, alla spiegazione della professoressa.
Distrarmi e fantasticare con la mia compagnia di banco mi diverte tantissimo, cominciamo col dire cose che la professoressa che c’è in quell’ora, non avrebbe mai, e ripeto MAI, detto.
Immagino cose davvero strane, se ci penso, e indovinate dove le immagino? Proprio a scuola!
Durante la lezione di matematica, per esempio, la professoressa stava spiegando le frazioni, ma ero distratta, avevo una fame tremenda.
Distraendomi ho cominciato a fantasticare: immaginavo una buonissima crostata al cioccolato, e la professoressa che intanto ci spiegava le frazioni dividendo la torta in spicchi, doveva essere davvero buona quella crostata!
E poi, tornando nella realtà, quella sempre uguale, la campanella per la ricreazione era finalmente suonata, e ho potuto mangiare la mia merenda.
Sinceramente mi capitano cose davvero imbarazzanti quando entro nel mio mondo: ad esempio, nell’ ora di tecnica, stavo conversando senza disturbare la lezione, comincio a ridacchiare con una mia amica, su alcuni suoi fumetti, fortunatamente alla fine dell’ora mancavano solo quindici minuti, quasi tutti passati a…come dire, fantasticare sui suoi fumetti, che sono estremamente esilaranti.

Ve lo giuro, non vedevo l’ora di poter cominciare a ridere, quando ad un tratto la mia compagna di banco viene sgridata e lì mi sono svegliata di colpo pensando che stesse dicendo a me…ma ancora avevo voglia di ridere...

                 Al prossimo post Eva.

mercoledì 21 marzo 2018

Le lezioni viste dal punto di vista degli alunni.....


La scuola è un posto apparentemente molto noioso, che visto dal punto di vista di un alunno diventa un posto molto divertente.

Come possiamo cambiare le ore di storia, geografia oppure scienze? Al posto delle interrogazioni e delle spiegazioni perchè non si può passare invece queste ore con lezioni alla LIM oppure guardando dei documentari inerenti agli argomenti di studio?

Invece le ore di matematica o di italiano? Come le cambiamo?

Matematica alla LIM o giochi matematici al computer, ore e ore al laboratorio scientifico, strategie per aiutarci l’uno con l’altro quando si va alla lavagna.

Italiano invece?

Durante le ore di letteratura, recitare i versi danteschi dell’Inferno della mitica Divina Commedia; grammatica invece giochi interattivi, lavori di gruppo, gare a premi di analisi logica.

Poi c’è musica, non saprei come cambiarla perché credo che sia perfetta già di per sè, anche se passerei dalle 2 ore alle 30 ore a settimana nell’orario scolastico (se fosse per me farei musica 24h su 24h).

E poi arriva ARTE! Cosa c’è di più bello che disegnare? Anche quest’ora non saprei come cambiarla, vorrei solo un po’ di musica durante i momenti di disegno, per rendere un tantino più allegra l’ora.

Inglese e francese? Fare arrivare in classe persone madrelingua che chiacchierano con noi, fare gare a chi sa tradurre più parole (il vincitore riceverà un’enorme torta al cioccolato, gli altri invece caramelle, barrette Kinder …).

Idee per tecnologia? Io non cambierei nulla, solo il comportamento di alcuni miei compagni che mandano la professoressa in esasperazione parlando e urlando, questo porta tristezza e anche rabbia per chi vuole ascoltare la lezione.

Come farmi di nuovo appassionare a fare religione? Se non parlassimo della religione cattolica ma di problemi adolescenziali? Se scrivessimo su un blog come sto facendo io? Voi cosa ne pensate?

Come farmi piacere educazione fisica? Qui mi scambiano per pazza!

Credo che i miei compagni cambierebbero le ore con nuotate in piscina, giocate a tennis e partite di calcio invece che partite di pallavolo o palla prigioniera.

Le materie sono finite, io ho scritto il mio parere ora tocca a voi a lasciare il vostro nei commenti

Al prossimo post

               Manila



Uscite didattiche, che bellezza!!!!


Dai, ora dite la verità: a chi non piacciono le uscite didattiche?
A tutti immagino perché a mio parere si imparano più cose all’aperto che a scuola anche perché, guardando fuori, ridendo e scherzando, ti rimane tutto più impresso.
Dove piace andare agli studenti?
A noi studenti vanno benissimo tutti i posti purché non siano GLI EDIFICI DELLA SCUOLA!!!!
Beh però, se proprio noi dovessimo scegliere, proporremmo di sicuro posti come il cinema, il teatro, i parchi naturalistici, i musei, i parchi d’avventura e chi più ne ha più ne metta.
LA MIA ESPERIENZA
Noi per esempio il giorno 18/01/2018 siamo andati al teatro nazionale a vedere lo spettacolo intitolato “Brundibar” che trattava del tema della shoah: bambini maltratti, famiglie divise, adolescenti tristi. Tutto per noi è partito come sempre dall’iniziale entusiasmo anche solo per l’uscita fino ad arrivare a qualcosa di più profondo che ci rimane nel cuore colpendoci.
Anche l’anno scorso siamo andati alla chiesa di Santa Maria Degli Angeli e dei Martiri a visitare il monumento: era davvero molto bello, interessante soprattutto quando abbiamo visto la palla dei secondi di Leonardo.
COSA CAMBIA NELLE USCITE DALLE ELEMENTARI ALLE MEDIE?
Le uscite didattiche delle scuole medie sono diverse da quelle della scuola elementare. La differenza si nota dalle piccole attenzioni: ad esempio, nelle scuole elementari, se si volevano fare delle uscite si dovevano occupare di tutto i genitori degli alunni, innanzi tutto loro dovevano fare la domanda al comune e dare la risposta alla preside; alle medie ci si organizza da soli, noi e i prof., magari anche perché siamo più grandi e capiamo tante più cose e ci rimangono più ricordi.
L’ULTIMA COSA CHE POSSO DIRE?
Ho un’ultima cosa dire... CARI PROFESSORI, ORGANIZZATE PIU’ USCITE DIDATTICHE PER I VOSTRI ALUNNI, GRAZIE MILLE!!!!!
Sarah

domenica 18 febbraio 2018

In classe....che tipi!!!!


Quanti tipi di persone in classe!

Sapete quando in classe sei immerso nei tuoi pensieri ma poi torni nella realtà?
Ecco, è proprio in quelle situazioni che noto i comportamenti delle persone che mi circondano, sono tipi diversi tra di loro…

In ogni classe troviamo l’assonnato, che fa finta di ascoltare la lezione invece è nel suo mondo, governato da divani e cuscini e da sofficissime coperte…..
Poi lo sportivo, il più bravo in educazione fisica, bravo in tutti gli sport, da pallavolo a pallacanestro, insomma tutto cio’ che riguarda corpo e movimento.
Il secchione, studia tutto il giorno, tutti i giorni, molto preciso, ricercatissimo anche nelle attività  di gruppo, o nella presentazione di una ricerca, nel complesso è utile.
Il simpatico, adorato e stimato da tutti, quasi il clown della classe, fa di tutto per far ridere i compagni, e dà un pizzicco di allegria alla lezione.
Insomma, ci sono varie “tipologie” di persone in classe.
E poi c’è la chiacchierona, se ti mettono con lei come compagna di banco, è la fine: finisce per distrarre anche te con le sue chiacchiere, il più delle volte, gossip a scuola.
Nel complesso, in ogni classe servono tutte queste persone, per mantenere un equilibrio perfetto nella classe.
Al prossimo post ragazzi.
EVA!



Dimmi perchè.......


Perchè

Perchè tutt'ora non possiamo volare verso Marte o Saturno? 
Perchè le sensazioni non si possono descrivere dettagliatamente? Perchè secondo alcune persone i vaccini sono sbagliati e possono a loro volta non curare le malattie ma crearne di altre?
Io mi sono fatto queste domande per sapere quanto una persona può andare nello specifico di una domanda posta da un'altra. Per esempio tutti sappiamo perchè i pianeti girano intorno al Sole ma quanto si può approfondirne la ragione?
Secondo me per il momento (ovvero nell’attuale anno 2018), visto che non abbiamo le conoscenze per saperlo, la domanda viene come “Archiviata” nel nostro subconscio e, quando ne avremo la risposta, ci metteremo subito a rispondere. Nessuno dei miei lettori si pone altre domande?
Magari potrebbe succedere che con questo articolo ve ne abbia suscitato delle altre. In tal caso non aspetto altro che ricevere altri interrogativi e magari, prendendo in considerazione alcuni di essi, potrei trovare spunti per altri post e in tal caso potrei inserire il/i nome/i della/e persona/e che mi ha/hanno dato l'ispirazione.
Pertanto non so cosa altro dirvi e ci rivediamo al prossimo "perchè".
Mirko

L'amore di ogni giovane...........i cellulari!!

Ogni ragazzo/a della mia età usa un dispositivo elettronico: il 99,9% si porta dietro come un cagnolino il suo cellulare; lo 0,001%. usa i computer.
Questi aggeggi, venuti dal mondo extraterrestre, portano varie manie nei giovani e disperazione nei loro genitori, anche se anche loro lo possiedono. 

Questi dispositivi hanno diverse grandezze di schermo, tipo il mio che ha 5,2 di schermo, una grandezza enorme per la mia età, ma questa grandezza non è niente rispetto ai cellulari di alcune mie conoscenti.
I cellulari sono dispositivi in cui puoi scaricare app, oppure, come dicono gli adulti “applicazioni”, molto più monotono. Queste sono delle piattaforme eterogenee tra loro di diverse tipologie: c è una fotocamera per scattare foto; c'è una rubrica dove mettere ogni tuo contatto telefonico e tante altre che non sto qui a spiegare...perchè i miei lettori ne sanno più di me.
Questi “cosi” hanno lati negativi e lati positivi: di lati negativi ne troviamo molti……aihme!
1° La mattina, quando ti svegli, il primo pensiero è quello di accendere il telefono, scrivere “buongiorno” alle prime persone che incontri nelle cronologie nelle app di messaggistica.
A mio parere le persone che fanno questa routine mattutina non hanno una vita sociale reale.
2° Ogni persona che vedo, mentre cammino per strada, usa un telefono: questo porta alla disattenzione di ciascuno di noi, in auto e a piedi.
3°Quando si sta con delle persone, in compagnia del cellulare, non si guarda bene il loro carattere.
4°Ormai con i cellulari nascono amicizie a distanza, per me questa non è una cosa negativa, solo che con le app come Facebook si chiamano “amici” persone che neanche si conoscono, e per me la vera amicizia è altro, quella in cui si conosce una persona faccia a faccia e non attraverso uno schermo.

Ora passiamo ai lati positivi… (non ne elencherò molti perché non ne trovo):
1° Con i telefoni si mandano messaggi e si chiamano persone che si trovano dall’altra parte del mondo; questo fa sì che ci si tenga in contatto anche stando lontani. E questo è molto bello.
Come avevo detto i lati positivi per me sono finiti qua perché a mio parere il telefono cellulare o ogni coso elettronico del genere non dovrebbero esistere.
Il post è finito, vi ringrazio per averlo letto, ditemi che ne pensate ed al prossimo post!
                                     Manila

giovedì 1 febbraio 2018

Noi “alternativi” della 3°A


Siamo quattro ragazzi della 3A e dalla prima media
abbiamo cominciato a fare alternativa.
Nel corso degli anni abbiamo cambiato professori: il
primo anno stavamo con la fantastica professoressa
Mennella che ci faceva vedere film educativi e ci faceva
fare anche educazione stradale con dei quiz per la patente che facevamo alla LIM.
Il secondo anno siamo stati con la professoressa Racca
che ora ci manca tantissimo dopo quello che le è
accaduto e non vediamo l’ora di rivederla. Quest’anno
stiamo lavorando con la professoressa Megli, stiamo
scrivendo dei testi al computer e stiamo scrivendo su
questo bellissimo blog della scuola.
Questi tre anni ad alternativa ci siamo divertiti un sacco
anche se ora siamo rimasti solo in quattro (in prima
media eravamo in sette ma poi certi hanno cambiato
scuola).
Che cosa facciamo
Noi lavoriamo al computer e facciamo dei testi di vario
genere tipo i testi condivisi; inoltre ogni mese andiamo
al bibliopoint: cioè la biblioteca della scuola in cui si
possono prendere in prestito dei libri.
Cosa faremo
Pian piano abbiamo intenzione di pubblicare sul blog un
articolo che parla degli “alternativi”, cioè dei ragazzi che
non fanno religione.
Poi invece faremo un video sui videogiochi e per la fine
dell’anno faremo una ricerca su un qualcosa da
collegare alla tesina.

Quelli della 3 A

Festeggiare le feste insieme.....

La prima settimana al rientro delle vacanze di Natale, ci sono state molte verifiche, interrogazioni e anche molti compiti.
Io i compiti li ho fatti tutti prima così, almeno a Natale, e alla Vigilia, sarei stata con mia nonna, con i miei zii e i miei cugini. Il Natale per me è sempre un po’ triste, perché i miei genitori lavorano, il giorno prima di Natale, a Natale e alla vigilia.
Santo Stefano invece è stato divertentissimo perché abbiamo mangiato tantissimo e abbiamo giocato a carte (a bestia) anche se era la prima volta e pensavo che avrei perso, invece poi alla fine ho scoperto che avevo vinto.
Per me stare in famiglia e stare tutti uniti è la cosa che mi rende più felice!!! E' così anche per voi?

A Capodanno, invece, siamo stati un po’ più tristi perché mia nonna è stata a casa con i miei cugini e i miei zii, mentre io e la mia famiglia siamo rimasti da noi, anche se, festeggiando l’anno nuovo, ci siamo un po’ distratti, ma comunque l’unione familiare sta nel cuore.


Giada

Natale è passato.........

Il tempo dell’ HOHOHO.

Il tempo dell’ HOHOHO ormai è passato…tutto ormai è passato.
Sembrava solamente ieri che sono iniziate le vacanze, sembrava ieri Natale, sembrava ieri l’epifania, ma come dice mio zio: “ l’epifania tutte le feste si porta via…"

A dire la verità non mi dispiace poi molto tranne per il fatto che durante le vacanze si resta a casa.
Adoro le calze, dentro ci sono talmente tante delizie…dai bastoncini di zucchero alle monete di cioccolata e alle buonissime caramelle al suo interno, ma a malincuore devo dire che procurano molte carie….
Comunque c’è sempre tempo per andare dal dentista quindi a voi la scelta!
Ormai credo che le monete di cioccolata dentro la calza siano finite, e anche a scuola non si respira più quest’aria natalizia: ora, invece di essere ansiosi di sapere che c’è nel tuo pacco, sei ansioso per la verifica che hai l’indomani; magari ,invece di essere ansioso di leggere dei bigliettini da parte dei tuoi parenti, sei ansioso di vedere la pagella che arriverà  in breve tempo, insomma l’aria non è affatto natalizia.
Non ci si mette solo la fine dell’aria natalizia a peggiorare l’umore ma anche il tempo, l’unica cosa che non potremo mai possedere: infatti, il tempo per recuperare brutti voti è poco!!!!!!
Direi di studiare bene prima per non trovarsi male dopo, o per lo meno raggiungere la media del 6.
A dire il vero, io punto a più della sufficienza.
Pero è ancora tutto da vedere: la pagella, le ultime interrogazioni, le ultime chanse per tutto.
                                           Al prossimo post
                                               EVA.

Un'esperienza che tutti vorrebbero vivere!

Quest’anno, ma anche l’anno scorso, ho fatto un’esperienza bellissima: il coro. Il coro è quel gruppo di persone che cantano insieme contemporaneamente. E di quel gruppo faccio parte anch’io……

Dalla prima media ho iniziato a frequentarlo.
Inizialmente mi sembrava noioso ma adesso è diventato l’unica chance di diventare quello che ho sempre sognato, cioè una cantante. Ho 2 professori, uno un po’ più maturo…, e l’altro più giovane. Entrambi sono simpaticissimi. Il primo è anche il mio insegnante di musica, il secondo è un professore di pianoforte. Dal mio insegnante ho imparato a suonare il flauto. All’inizio non sapevo suonare proprio niente, ora però so anche suonare “Caresse sur l’ocean”.

 Da oggi ho iniziato a frequentare un corso di musica…

La prima volta, quando sono arrivata, ero emozionatissima perché era per la prima volta in un studio di musica. Era tutto così bello… i microfoni, il pianoforte, le cuffie etc. Ma soprattutto quando sono entrata e ho visto tutto questo mi sono detta che “Fuori da quella porta c’era il mio passato, dentro quella stanza mi aspettava il mio futuro!”

Ho una insegnante molto brava. Suona il piano forte, la chitarra e il violino. Conosce molte lingue proprio come me…Dalla prima volta in cui l’ho vista mi è sembrata molto gentile ma anche una che sa davvero tutto! Ha detto che in quella scuola di canto dove vado io vengono molti cantati italiani, come Alessandra Amoroso, Giorgia, Albano, Vasco Rossi etc.! Il sabato e la domenica c’è il CAMPUS,  che è un attività intensiva che si svolge dentro la scuola: si resta a mangiare, a bere, a dormire e addirittura a comporre i nuovissimi pezzi. Ovviamente ci sono gli insegnanti che ti aiutano. Dal 3 di febbraio inizierò a frequentare il Campus: non vedo l’oraaaa!!!!

Grazie a tutti questi docenti sento che nella vita potrei avere molto successo ma anche tanta fortuna… Bhe , ovviamente con i professori della mia scuola normale abbiamo fatto anche un concerto. E quando dico abbiamo, mi riferisco al coro del IC. Perlasca. Torniamo a noi…. l’anno scorso sono andata a Pomezia, una città un po’ lontano da Roma. Con noi nell’autobus erano venuti alcuni ragazzi di un’altra scuola, la Santi, che mi parevano molto divertenti e anche un po’ più educati rispetto ai nostri. Siamo andati ad esibirci in un hotel. E’ stato bellissimo. Spero che farò altre gite di questo tipo!

Elmira

venerdì 12 gennaio 2018

Mi racconto......

Le emozioni di chi viene bocciato

Eccomi, una ragazza di seconda media, qui oggi per spiegare tutte le emozioni di chi viene bocciato.

Posso assicurarvi che non è assolutamente una bella cosa, e si prova un miscuglio di rabbia, tristezza e dolore. Ora vi starete chiedendo il perché ed è giusto che io vi spieghi tutto ciò che c’è da sapere sulla bocciatura.
Perchè?
Il perché della tristezza è facile spiegarlo:
Ø perché vedi i tuoi amici andare via e che ti lasciano un passo indietro, sola.
Ø perché ripensi alle belle risate fatte e alla complicità con quei bei compagni che avevi.
Ø perché sai che in quella classe non ci tornerai più e ti  affliggi ancora di più.

Come è successo?
Un giorno di giugno, esattamente il giorno degli scrutini per la pagella di fine anno, stavo guardando un film con mia mamma in santa pace finché inizia a squillare il suo telefono e era la Preside che le comunicava, ahimè, la bocciatura. Dopo le tante spiegazioni del perché io fossi stata giustamente fermata la Preside chiede a mia mamma se era possibile prendere con lei un appuntamento.

Gli insulti

Devo dire che ho avuto molta forza e molto coraggio a sopportare le tante voci e commenti negativi. Mi ci sono voluti un po’ di mesi per abituarmi ma alla fine ci sono riuscita. Una delle situazioni nelle quali io mi sono buttata giù è stata quando una volta ho litigato con una ragazza e mi ha detto: “ancora in seconda stai?”.Avete presente quando avete gli occhi pieni di lacrime e dolore che vorreste solamente scoppiare a piangere?
Ecco, io ero proprio così ma non potevo sfogarmi perché ero davanti a molti ragazzi e ragazze. In quell’occasione voltai la faccia, la abbassai e me ne andai.
Tornata a casa ovviamente non ebbi il coraggio di dirlo alla mamma quindi me ne andai in camera mia, mi chiusi a chiave e non uscii di li fino al giorno dopo. Poi, con il passare del tempo, quella stessa ragazza mi chiese scusa e io la perdonai.

Come mi trovo ora?


Ora a dirla tutta mi trovo veramente bene e ho dei compagni simpatici che mi tirano sempre su il morale quando vado giù.
All'inizio, il primo giorno, sono entrata timida timida nella nuova classe e mi sentivo piccola piccola ma sono stata accolta benissimo dai miei attuali compagni e dai prof.
Quindi adesso non mi rimane che mettercela tutta nello studio ed è proprio quello che sto cercando di fare.

Sarah

domenica 7 gennaio 2018

La scuola che vorrei......

Voi che scuola vorreste?

Vi descrivo quella che desidero da tempo…
Nella scuola di oggi danno ancora un po’ troppi compiti, considerando il fatto che alcuni ragazzi hanno dei genitori stranieri; infatti, c’e chi va a scuola anche il sabato e la domenica come me, per studiare la lingua di origine.
Io vado a scuola di arabo, lì ci danno degli argomenti da studiare, da copiare e ci fanno fare anche degli esami a metà anno e a fine anno.
Questa scuola, a mio parere, non è brutta, ma si dovrebbero modificare delle piccole cose.
Per esempio vorrei una scuola dove ci siano degli armadietti per poterci mettere tutti i libri, senza che ogni sera dobbiamo farci lo zaino e la mattina ci fa male anche la schiena perché in seconda media i libri sono decisamente un po’ più pesanti.


Io sono capitata in una bizzarra classe mista, cioè c’è chi esce alle 16:00 o alle 14:00; io ho scelto l’orario di uscita delle 16:00, perché facciamo molti laboratori: coro, danza popolare e teatro, infatti per essere sincera ci danno anche meno compiti perché stiamo più tempo a scuola.
A me in realtà non piace molto l’idea della classe mista perché i ragazzi dell’altra seconda ci danno poca importanza.
Forse perché non ci considerano della loro classe?
Oppure perché non gli stiamo abbastanza simpatici?
Ci sono dei ragazzi con i quali ci conosciamo dall’asilo, anzi dal nido ma è come se ci fossimo conosciuti ieri, infatti delle volte gli facciamo delle domande e loro ci rispondono in modo scortese.
Vorrei una palestra più grande dove possiamo fare una gran bella corsetta, danza, tennis e pallavolo.
In questa scuola i professori sono molto pazienti, dolci, ma quando ci comportiamo male, sono anche severi.
Se hai un problema di qualsiasi tipo ti aiutano a risolverlo.

Se però penso alla scuola dei miei desideri sceglierei una scuola più pratica, più laboratoriale, con la chimica per imparare a fare più esperimenti, la cucina per imparare a cucinare e aiutare i genitori a casa, l’arte per dipingere e scolpire, tanti sport da sperimentare per chi fuori scuola non ha la possibilità.
Giada