venerdì 6 aprile 2018

Le uscite didattiche, quelle belle!



Real Bodies è il posto dove sono andata ieri.

È un luogo che parla della scienza, ma meglio ancora del corpo umano. Quando sono entrata mi sentivo come se fossi una scienziata, perché era davvero una cosa che mi faceva incuriosire. Una volta entrata ho visto diverse parti del corpo umano, alcune brutte e dolorose, altre invece belle e più simpatiche.
Una cosa che mi ha colpita il cuore era un VERO scheletro di un bambino che aveva più o meno 2-3 anni, e che era morto in un incidente d'auto.
La mostra era divisa in quasi 14-16 stanze, in ognuna delle quali c'erano riproduzioni di mani, di gambe, di addome, etc., ma anche la testa divisa a metà, dei cuori, polmoni, fegati, addirittura 3 litri di sangue e quasi 1kg di grasso che troviamo nel nostro corpo.
Le cose da cui alcuni ragazzi non erano colpiti erano i materiali per le operazioni. Invece io non trovavo niente di non IMPRESSIONANTE ma ognuno ha i suoi gusti.

Andando avanti per la mostra abbiamo visto uomini, in un certo senso, PIETRIFICATI....., cioè immobili. La guida ci ha spiegato che queste persone, prima di morire, hanno deciso di donare i loro corpi  firmando un foglio per il consenso appunto finalizzati a questa mostra. Non erano uomini italiani, ma ASIATICI che, dopo la loro morte, sono stati messi in un particolare liquido per la plastificazione e poi dopo ricoperti di silicone.
Gli uomini erano disposti in diverse posizioni: pose da ginnastica, da danza, da lancio del giavellotto, corridori, calciatori, ciclisti, musicisti, etc.
La mostra mi è piaciuta tantissimo, anche se c'erano cose che preferivo non vedere, è stata comunque l’uscita più bella di quest' anno....
Ecco alcune immagini da quello che ho visto:

             Cari amici ci vediamo al prossimo post
                                                                                                                                             Elmira

Nel mio mondo.....



Mi capita molto spesso nelle ore in cui magari abbiamo una materia meno impegnativa: comincio fissando il vuoto, finché qualcosa non mi ridesta facendomi ritornare alla realtà.

Altre volte mi capita, invece, con la mia compagna di banco…finchè la professoressa non chiama una delle due, lì  si ritorna alla realtà, alla noia, alla spiegazione della professoressa.
Distrarmi e fantasticare con la mia compagnia di banco mi diverte tantissimo, cominciamo col dire cose che la professoressa che c’è in quell’ora, non avrebbe mai, e ripeto MAI, detto.
Immagino cose davvero strane, se ci penso, e indovinate dove le immagino? Proprio a scuola!
Durante la lezione di matematica, per esempio, la professoressa stava spiegando le frazioni, ma ero distratta, avevo una fame tremenda.
Distraendomi ho cominciato a fantasticare: immaginavo una buonissima crostata al cioccolato, e la professoressa che intanto ci spiegava le frazioni dividendo la torta in spicchi, doveva essere davvero buona quella crostata!
E poi, tornando nella realtà, quella sempre uguale, la campanella per la ricreazione era finalmente suonata, e ho potuto mangiare la mia merenda.
Sinceramente mi capitano cose davvero imbarazzanti quando entro nel mio mondo: ad esempio, nell’ ora di tecnica, stavo conversando senza disturbare la lezione, comincio a ridacchiare con una mia amica, su alcuni suoi fumetti, fortunatamente alla fine dell’ora mancavano solo quindici minuti, quasi tutti passati a…come dire, fantasticare sui suoi fumetti, che sono estremamente esilaranti.

Ve lo giuro, non vedevo l’ora di poter cominciare a ridere, quando ad un tratto la mia compagna di banco viene sgridata e lì mi sono svegliata di colpo pensando che stesse dicendo a me…ma ancora avevo voglia di ridere...

                 Al prossimo post Eva.