venerdì 12 gennaio 2018

Mi racconto......

Le emozioni di chi viene bocciato

Eccomi, una ragazza di seconda media, qui oggi per spiegare tutte le emozioni di chi viene bocciato.

Posso assicurarvi che non è assolutamente una bella cosa, e si prova un miscuglio di rabbia, tristezza e dolore. Ora vi starete chiedendo il perché ed è giusto che io vi spieghi tutto ciò che c’è da sapere sulla bocciatura.
Perchè?
Il perché della tristezza è facile spiegarlo:
Ø perché vedi i tuoi amici andare via e che ti lasciano un passo indietro, sola.
Ø perché ripensi alle belle risate fatte e alla complicità con quei bei compagni che avevi.
Ø perché sai che in quella classe non ci tornerai più e ti  affliggi ancora di più.

Come è successo?
Un giorno di giugno, esattamente il giorno degli scrutini per la pagella di fine anno, stavo guardando un film con mia mamma in santa pace finché inizia a squillare il suo telefono e era la Preside che le comunicava, ahimè, la bocciatura. Dopo le tante spiegazioni del perché io fossi stata giustamente fermata la Preside chiede a mia mamma se era possibile prendere con lei un appuntamento.

Gli insulti

Devo dire che ho avuto molta forza e molto coraggio a sopportare le tante voci e commenti negativi. Mi ci sono voluti un po’ di mesi per abituarmi ma alla fine ci sono riuscita. Una delle situazioni nelle quali io mi sono buttata giù è stata quando una volta ho litigato con una ragazza e mi ha detto: “ancora in seconda stai?”.Avete presente quando avete gli occhi pieni di lacrime e dolore che vorreste solamente scoppiare a piangere?
Ecco, io ero proprio così ma non potevo sfogarmi perché ero davanti a molti ragazzi e ragazze. In quell’occasione voltai la faccia, la abbassai e me ne andai.
Tornata a casa ovviamente non ebbi il coraggio di dirlo alla mamma quindi me ne andai in camera mia, mi chiusi a chiave e non uscii di li fino al giorno dopo. Poi, con il passare del tempo, quella stessa ragazza mi chiese scusa e io la perdonai.

Come mi trovo ora?


Ora a dirla tutta mi trovo veramente bene e ho dei compagni simpatici che mi tirano sempre su il morale quando vado giù.
All'inizio, il primo giorno, sono entrata timida timida nella nuova classe e mi sentivo piccola piccola ma sono stata accolta benissimo dai miei attuali compagni e dai prof.
Quindi adesso non mi rimane che mettercela tutta nello studio ed è proprio quello che sto cercando di fare.

Sarah

domenica 7 gennaio 2018

La scuola che vorrei......

Voi che scuola vorreste?

Vi descrivo quella che desidero da tempo…
Nella scuola di oggi danno ancora un po’ troppi compiti, considerando il fatto che alcuni ragazzi hanno dei genitori stranieri; infatti, c’e chi va a scuola anche il sabato e la domenica come me, per studiare la lingua di origine.
Io vado a scuola di arabo, lì ci danno degli argomenti da studiare, da copiare e ci fanno fare anche degli esami a metà anno e a fine anno.
Questa scuola, a mio parere, non è brutta, ma si dovrebbero modificare delle piccole cose.
Per esempio vorrei una scuola dove ci siano degli armadietti per poterci mettere tutti i libri, senza che ogni sera dobbiamo farci lo zaino e la mattina ci fa male anche la schiena perché in seconda media i libri sono decisamente un po’ più pesanti.


Io sono capitata in una bizzarra classe mista, cioè c’è chi esce alle 16:00 o alle 14:00; io ho scelto l’orario di uscita delle 16:00, perché facciamo molti laboratori: coro, danza popolare e teatro, infatti per essere sincera ci danno anche meno compiti perché stiamo più tempo a scuola.
A me in realtà non piace molto l’idea della classe mista perché i ragazzi dell’altra seconda ci danno poca importanza.
Forse perché non ci considerano della loro classe?
Oppure perché non gli stiamo abbastanza simpatici?
Ci sono dei ragazzi con i quali ci conosciamo dall’asilo, anzi dal nido ma è come se ci fossimo conosciuti ieri, infatti delle volte gli facciamo delle domande e loro ci rispondono in modo scortese.
Vorrei una palestra più grande dove possiamo fare una gran bella corsetta, danza, tennis e pallavolo.
In questa scuola i professori sono molto pazienti, dolci, ma quando ci comportiamo male, sono anche severi.
Se hai un problema di qualsiasi tipo ti aiutano a risolverlo.

Se però penso alla scuola dei miei desideri sceglierei una scuola più pratica, più laboratoriale, con la chimica per imparare a fare più esperimenti, la cucina per imparare a cucinare e aiutare i genitori a casa, l’arte per dipingere e scolpire, tanti sport da sperimentare per chi fuori scuola non ha la possibilità.
Giada





Al Perlasca: quello che terrei......quello che butterei dentro al cestino!

Eccoci.
Molti ragazzi della mia età diranno che non c’è nessun aspetto positivo nella nostra scuola perché la scuola in generale è già di per sé noiosa. Anche se in fondo in fondo devi scavare molto per trovare, ci sono però anche cose diciamo positive.
Di aspetti negativi se ne trovano alcuni ma sono “buona” e ne elenco solo due:
1° TROPPI COMPITI; in tutte le scuole del mondo si trovano sempre degli alunni contro i compiti (compresa me).


Per me i compiti da fare sul quaderno non sono eccessivi, anzi sono molto pochi, ma il vero problema sono le pagine che ci danno da studiare oralmente.
Le pagine variano da 4 (minimo) a 9 (massimo).
Anche se scoppiasse una rivolta contro i prof.  vincerebbero sempre loro perché la loro opinione è quella che, se danno un numero di pagine pari a 10, ci preparano al modo di studiare delle superiori.


I prof. non hanno tutti i torti perciò la rivolta viene vinta da loro
PROF. 1 punto/ ALUNNI 0 punti
2° ZAINI SPACCASCHIENA; questi zaini fanno venire le spalle curve anche se si è un gigante e anche se ci si abitua.
Come avevo detto all’inizio, le cose negative non erano tante, al contrario; ora iniziano quelle positive:
LA RICREAZIONE NELL’ATRIO; la ricreazione, il momento che tutti i ragazzi aspettano, un momento riposante. Nella nostra scuola la ricreazione si svolge 3 giorni su 5 nell’atrio.
A mio parere questo momento ricreativo è molto utile per sfogarti, con moderazione, dall’ansia delle ore precedenti, e per ricaricare la batteria del tuo cervello al 100%.
2° IL DISTRIBUTORE AUTOMATICO; questo macchinario di ultima generazione è la cosa più gettonata dagli studenti, usata più dei libri di matematica, storia…


Quando ti ricordi di non aver portato la merendina, e nessun compagno di classe ti vuole dare un pezzo della sua merenda, e ti ricordi di avere qualche spicciolo in tasca, hai una sola possibilità: chiedere al prof. di andare al bagno, con l’occasione scendere alla macchinetta, prendere quello che si vuole e ritornare in classe…aspettando la ricreazione per gustarti la tua merendina presa al distributore automatico.
Il mio elenco è finito, saluto tutti……..e al prossimo post.
Manila

Moda spacca amicizie

Nel mondo di cose strane ne succedono, però una cosa che proprio non capisco è “La Moda”: per alcuni essa è importantissima, indispensabile, secondo loro una vita senza moda è una vita inutile. 
Per me una persona deve esser libera di vestirsi come gli pare (rispettando dei limiti imposti, sia personali che sociali). Ho sentito in giro da persone di cui non posso rivelare il nome di ragazzi che, almeno nella mia classe, prendevano in giro degli altri per il loro modo di vestirsi. Personalmente questo atteggiamento è insensibile e disgustoso e non ne comprendo il senso. Ho visto anche delle persone che spendevano decine o addirittura centinaia di euro per dei vestiti che fra parentesi la maggior parte delle volte mettono due, massimo cinque volte!  
Io non ho nulla contro di loro però non capisco il senso di fare tutto ciò. Tutto questo è soltanto un giudizio personale ovvero: vestiti come ti pare però con i limiti della decenza, prendi in considerazione i giudizi delle persone, però solo quelle che ritieni serie e rispettose, mantenendo il tuo gusto personale. Questo è il mio punto di vista totalmente personale.
Mirko

E se a scuola ci fossero più sport???

Ogni giorno è sempre la solita routine…ti svegli, ti prepari e vai a scuola….
Sei a scuola: la prima ora matematica, seconda ora storia, terza ora italiano, quarta ora….EDUCAZIONE FISICA!
È  il momento più atteso della giornata, cosa ci troveremo a fare?
E ora rispondiamo alla domanda del titolo:
E SE CI FOSSERO PIU’ SPORT A SCUOLA ?”
Per esempio…TENNIS?

Sarebbe più bello di una semplice partita a palla prigioniera no?
Oppure…NUOTO!
Insomma a chi non piace nuotare? Magari lo potremmo fare in ultima ora così, appena abbiamo finito, andiamo a casa.
Sarebbe meglio, anzi MOLTO meglio di una misera partita a pallavolo, pallacanestro, palla prigioniera o palla avvelenata, sarebbe bello, bellissimo!
Sarebbe entusiasmante farlo insieme, sarebbe bello perché si varia, sarebbe bello perché, invece di metterci in competizione, ci farebbe unire, diventare  una VERA classe .
Ad esempio, mia madre ricorda che a tempi della sua frequentazione delle medie, si praticavano gli sport di cui ho parlato.
Mi ha anche detto che prima si era più uniti in classe, che il compagno ti aiutava e che, anche in palestra, andavano tutti d’amore e d’accordo, invece tra noi ci si urla contro se un compagno sbaglia, ci si urla contro se si perde, insomma SEMPRE TUTTI CONTRO TUTTI.
Invece negli sport che elencavo prima, nuoto e tennis, non si entra secondo me così tanto in competizione perché: a nuoto a mio avviso,
A MENO CHE non si faccia una gara, non si entra in conflitto perché le attività da svolgere non riguardano le squadre ma si fanno tuffi, vasche e belle partite a palla nuoto.
Anche nel tennis, da quello che vedo, non mi sembra che ci siano tante rivalità, ma la dose giusta, e si potrebbe fare all’aperto, nella palestra della scuola, o nel giardino.
Forse mi vengono in mente solo sport  all’aperto perchè mi danno l’idea di un pizzico di libertà in più e credo che serva un pò a tutti.
Al prossimo articolo ragazzi!

                  EVA.       
    

 


 

Gli Alternativi

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