Mi capita molto spesso
nelle ore in cui magari abbiamo una materia meno impegnativa: comincio fissando
il vuoto, finché qualcosa non mi ridesta facendomi ritornare alla realtà.
Altre volte mi capita,
invece, con la mia compagna di banco…finchè la professoressa non chiama una
delle due, lì si ritorna alla realtà,
alla noia, alla spiegazione della professoressa.
Distrarmi e fantasticare con la
mia compagnia di banco mi diverte tantissimo, cominciamo col dire cose che la
professoressa che c’è in quell’ora, non avrebbe mai, e ripeto MAI, detto.
Immagino cose davvero
strane, se ci penso, e indovinate dove le immagino? Proprio a scuola!
Durante la lezione di
matematica, per esempio, la professoressa stava spiegando le frazioni, ma ero
distratta, avevo una fame tremenda.
Distraendomi ho
cominciato a fantasticare: immaginavo una buonissima crostata al cioccolato, e
la professoressa che intanto ci spiegava le frazioni dividendo la torta in
spicchi, doveva essere davvero buona quella crostata!
E poi, tornando nella realtà, quella
sempre uguale, la campanella per la ricreazione era finalmente suonata, e ho
potuto mangiare la mia merenda.
Sinceramente mi capitano
cose davvero imbarazzanti quando entro nel mio mondo: ad esempio, nell’ ora di
tecnica, stavo conversando senza disturbare la lezione, comincio a ridacchiare
con una mia amica, su alcuni suoi fumetti, fortunatamente alla fine dell’ora
mancavano solo quindici minuti, quasi tutti passati a…come dire, fantasticare
sui suoi fumetti, che sono estremamente esilaranti.
Ve lo giuro, non vedevo
l’ora di poter cominciare a ridere, quando ad un tratto la mia compagna di
banco viene sgridata e lì mi sono svegliata di colpo pensando che stesse
dicendo a me…ma ancora avevo voglia di ridere...
Al prossimo post Eva.
Nessun commento:
Posta un commento