Voi che scuola
vorreste?
Vi descrivo quella
che desidero da tempo…
Nella scuola di
oggi danno ancora un po’ troppi compiti, considerando il fatto che alcuni
ragazzi hanno dei genitori stranieri; infatti, c’e chi va a scuola anche il
sabato e la domenica come me, per studiare la lingua di origine.
Io vado a scuola di
arabo, lì ci danno degli argomenti da studiare, da copiare e ci fanno fare
anche degli esami a metà anno e a fine anno.
Questa scuola, a
mio parere, non è brutta, ma si dovrebbero modificare delle piccole cose.
Per esempio vorrei
una scuola dove ci siano degli armadietti per poterci mettere tutti i libri,
senza che ogni sera dobbiamo farci lo zaino e la mattina ci fa male anche la
schiena perché in seconda media i libri sono decisamente un po’ più pesanti.
Io sono capitata in
una bizzarra classe mista, cioè c’è chi esce alle 16:00 o alle 14:00; io ho
scelto l’orario di uscita delle 16:00, perché facciamo molti laboratori: coro, danza
popolare e teatro, infatti per essere sincera ci danno anche meno compiti
perché stiamo più tempo a scuola.
A me in realtà non
piace molto l’idea della classe mista perché i ragazzi dell’altra seconda ci
danno poca importanza.
Forse perché non ci
considerano della loro classe?
Oppure perché non
gli stiamo abbastanza simpatici?
Ci sono dei ragazzi
con i quali ci conosciamo dall’asilo, anzi dal nido ma è come se ci fossimo conosciuti
ieri, infatti delle volte gli facciamo delle domande e loro ci rispondono in
modo scortese.
Vorrei una palestra
più grande dove possiamo fare una gran bella corsetta, danza, tennis e
pallavolo.
In questa scuola i
professori sono molto pazienti, dolci, ma quando ci comportiamo male, sono anche
severi.
Se hai un problema di
qualsiasi tipo ti aiutano a risolverlo.
Se però penso alla
scuola dei miei desideri sceglierei una scuola più pratica, più laboratoriale,
con la chimica per imparare a fare più esperimenti, la cucina per imparare a
cucinare e aiutare i genitori a casa, l’arte per dipingere e scolpire, tanti
sport da sperimentare per chi fuori scuola non ha la possibilità.
Giada
Giada
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